Ieri sera in consiglio comunale il piano Alfa Romeo non è passato: 15 no, 10 sì e 5 astensioni.
Abbiamo una maggiornaza allo sbando che non riesce a predere una decisione che è una, il sindaco Zucchetti, ormai, non gode più della fiducia dei suoi consiglieri.
In questa videointervista Carnuccio, Vicesindaco di Rho, esibisce tutta l'ipocrisia che circonda la nostra classe dirigente.
Dribla le domande, da risposte che non entrano nel merito ma, sopratutto non è per nulla informato e (come la maggior parte dei nostri politici) è convinto che in altri paesi europei esiste l'immunità parlamentare per il capo del Governo.
Come siamo messi.......
Edouard Ballaman, 48 anni Leghista doc, il primo di aprile scorso convocò i giornalisti per farsi fotografare con la sua vecchia rover verde e annunciò che da quel momento avrebbe rinunciato all’auto blu per risparmiare; ricordate?
Bene da quando ha rinunciato all’auto blu (dalla vecchia Rover è passato a un Nissan Quasquai) il nostro dipendente ha diminuito le sue presenze istituzionali e ci costa 3200 € al mese di rimborso spese, molto di più di quello che spendeva prima con l’auto di servizio, nonostante la usasse anche per spostamenti personali.
Si perché il buon Ballaman usava l’auto blu per andare a trovare la fidanzata (oggi moglie) per accompagnarla dal dentista, l’ha perfino usata per andare all’aeroporto quando è partito per il viaggio di nozze – clicca qui per vedere il dettaglio dei viaggi.
Insomma in realtà è stata un operazione di facciata perché l’auto a cui lui ha rinunciato è rimasta a far parte del parco macchine e quindi lo stato non si è alleggerito del suo costo anzi, Ballaman ci costa di più in rimborso spese.
Non scopro solo adesso che in Italia non c’è una vera informazione e nemmeno la possibilità di dialogare con media.
Giornali e TV parlano tranquillamente senza mai dare la parola ai lettori, o meglio, la parola la danno so ai lettori che vogliono loro.
Il 30 agosto mi imbatto nell’editoriale di Mulè (Panorama) - che può essere letto a questo link - sul Caso Mondatori e decido di commentare l’articolo, che ritengo fazioso (non è un insulto) e non veritiero, in modo che possa essere pubblicato il mio punto di vista.
Questo è il testo del commento postato il 30 agosto alle 16 e 12 min:
“Vede caro direttore innanzitutto c’è da precisare una cosa, l’illegittimità della famiglia Berlusconi di possedere la Mondadori non è presunta ma una sentenza stabilisce che fu sottratta a De Benetti attraverso la corruzione di un giudice (condannati Previti e Acampora prescritto Berlusconi grazie alle attenuanti generiche).
Il contenzioso con il fisco è un altra cosa la presunta frode fiscale sarà frode solo all’ultimo grado di giudizio senza scorciatoie, non vedo perchè Dell’Utri è da considerarsi mafioso solo dopo la cassazione mentre questa situazione la vogliamo chiudere con una mancia prima che sia conclusa.
Se Mondadori non ha nulla da nascondere ha tutto da guadagnarci, in caso contrario a perderci saranno solo i cittadini.
Devo ammettere che la sua dedizione al Capo è totale.”
Come si vede nella foto da allora il mio commento è in attesa di essere approvato.
Fanno prima a non permettere i commenti invece di fare finta di aprire il sito ai lettori e poi non pubblicarne le reazioni.
Qualche giorno fa avevo scritto a Carlo Lucarelli a proposito della Mondadori, la casa editrice per cui scrive, chiedendogli se non era il caso, visto l'ultima legge ad aziendam del Governo, di lasciarla.
Lucarelli , che è una persona seria, mi ha risposto.
Non condivido la sua opinione perchè ritengo sia arrivato il momento di fare qualcosa di concreto.
Qui di seguito il testo della e-mail di Lucarelli:
Caro Simone Savergnini
ti ringrazio per avermi scritto, condivido la tua indignazione per l’ennesima legge-porcata contro la quale, come per tutte le altre, non mi risparmierò dall’esprimere il mio dissenso e la mia rabbia, ma non farò quello che mi chiedi, e ti dico perché.
Non voglio lasciare un patrimonio di cultura, di civiltà e di democrazia come è il catalogo Einaudi e in gran parte anche Mondadori nelle mani di quello che anch’io considero una delle grandi sciagure di questo paese.
Il mio posto dentro quella storia non è suo, e io intendo difenderlo con tutte le mie forze, e finché potrò scrivere al meglio e in piena libertà e sarò in compagnia di gente che si riconosce in quei valori (autori, editor e lavoratori a vario titolo) io resisterò assieme a loro.
Rispetto tutte le posizioni individuali di chi intenda fare una scelta diversa, ma andarmene, come mi chiedi, per me sarebbe solo una fuga, un gesto facile, buono far bella figura e a farsi pagare meglio da un’altra parte, ma inutile, incoerente e per di più dannoso.
Ti ringrazio ancora per avermi scritto, spero che potrai ricominciare a leggermi quando questa situazione si sarà risolta, magari anche grazie a quei nostri libri, e ti saluto con affetto.
Dare un segnale, questo è quello che si dovrebbe fare.
Il Governo Berlusconi (per decreto) ha inserito una norma che consentirà alla Mondatori ( Di Berlusconi anche se sottratta con la corruzione) di pagare un evasione di 350 milioni con 8,6 milioni insomma un autocondono.
Io che sono nessuno farò di tutto per informare i cittadini della mia città di questa ennesima maialata del Governo, ma il segnale più forte dovrebbe arrivare da autori come Saviano, come Scalfari ( che ha già detto che continuerà a lavorare con la Modadori), dovrebbero mollare baracche e burattini e andarsene se non vogliono essere complici di questa evasione fiscale a spese dei disoccupati e dei lavoratori in cassa integrazione.
In rete è nato un movimento “ Mondatori?.. no grazie!” , chiunque voglia attivarsi per combattere questa schifezza qui lo può fare.
Loro non molleranno mai (ma gli conviene?) noi nemmeno….