giovedì 19 agosto 2010

Revocare gli eletti….ecco cosa serve per mandare a casa questa classe dirigente



Si tratta di un Istituto che esiste in molti Paesi ( in USA dal 1903 in Svizzera dal 1846 in Canada dal 1995, in Russia e in Venezuela)
Di cosa si tratta?
Non è altro che la possibilità degli elettori di mandare a casa attraverso un voto chi tradisce le aspettative, viene chiamato recall.
Nel nostro ordinamento l’ostacolo più grande è l’art. 67 della costituzione che stabilisce che i parlamentari esercitano il loro mandato “ sena vincolo di mandato” ovvero possono andare a destra e a sinistra come gli pare senza rendere conto agli elettori per evitare ricatti di ogni genere (cosi è stato pensato dai padri costituenti).
Ma c’è un modo per mantenere inalterate le libertà, il recall è un istituto serio, la procedura di solito prevede che per arrivare al voto di revoca sono necessari almeno il 25% del suffragio delle ultime elezioni.
In più, se il politico supera l’esame del voto ne esce rafforzato, così in realtà il recall esalta la libertà non la limita.
Insomma il metodo è questo, si raccolgono le firme necessarie e si chiede ai cittadini se il candidato di turno può restare al suo osto oppure no ( senza quorum).
Per evitare strumentalizzazioni si può fare in modo che il recall non può essere chiesto prima che sia passato 1/3 della legislatura e che non possa essere chiesto più di due volte nell’arco di un mandato, cosi da lasciare tempo ai politici di attuare le proprie idee e evitare recall multipli e strumentali.
A me sembra un buon compromesso che rimette nelle mani dei cittadini l’amministrazione del Paese

Bibliografia: "La cura"

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